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Norme generali
Sono ammesse le seguenti categorie: Master, Prima categoria, e Seconda categoria.
Le squadre partecipanti possono schierare massimo due Master in ogni gara , è previsto che possono
partecipare anche giocatori di 2 categoria senza limite di numero, negli incontri singoli disputati è
previsto l’handicap 8% a categoria.

TORINO – Vincere fra le mura amiche è virtù dei forti di carattere, di coloro cioè che riescono ad esprimere il meglio lasciando da parte la pressione e la responsabilità di fare il risultato nel proprio Club di appartenenza, proprio come recita lo storico proverbio “nemo profeta in patria”.
Ma non sempre è così; l’eccezione che conferma la regola l’hanno espressa domenica 6 giugno Alberto Merlo e Alessandro Portolecchia che hanno vinto “in casa” il sesto Trofeo Giorgio Coppe organizzato dal Centro Sportivo Il Filotto.

La gara, interprovinciale a coppie miste di categoria, ha contato 64 formazioni ai nastri di partenza, sui tavoli che la settimana scorsa sono stati palcoscenico dei Campionati Provinciali: in cabina di regia il rivolese Giordano Pianezzola già Direttore di Gara dei suddetti assoluti.
Notevole la performance dei due atleti di casa Ferigo, Presidente de Il Filotto e Promoter di importanti eventi sportivi, i quali hanno esaltato la qualità del gioco di squadra, quello che non subisce prevaricazioni di sorta completandosi in scelte ed esecuzioni decise sempre in massimo accordo.

Tutto ciò si è completato nella giornata di piena luce che ha accompagnato Merlo e Portolecchia fin dal primo incontro del girone clou vinto ai danni della forte èquipe Bonfiglio/Mileo (Slot & Birilli Moncalieri). A seguire a pagare il dazio è stata la coppia Montisci/Panzanaro ed infine il D.K. Club Moncalieri di Massaro/Attisani, ultimo scoglio nell’ascesa al gradino più alto del podio.
Questi ultimi, nella parte bassa del tabellone, avevano esordito vittoriosi nel “derby” con Falciano/Dotti proseguendo altrettanto bene contro Il Csb La Stecca di Catanzaro/Basilio.

Iniziamo a parlare della parte tecnica del gioco del Pool, facendo un paio di premesse. Questo metodo di insegnamento si basa sugli insegnamenti di Jerry Briesath, il fondatore della scuola di biliardo più famosa al mondo (The Pool School) e uno dei migliori, se non il migliore, allenatore americano in assoluto.
Briesath, dopo aver studiato per molti anni i più forti giocatori del mondo, ha messo a punto un modello d’insegnamento, in cui ha riunito tutte le caratteristiche e le modalità necessarie per imparare nel tempo più breve a giocare a Pool, riuscendo a trovare risposte logiche e di facile comprensione per tutte quelle domande che più frequentemente vengono poste dai principianti.

Ovviamente, come in tutti gli sport, esistono delle eccezioni, cioè giocatori dotati di grande talento naturale, i quali, iniziando giovanissimi, dopo molti anni di pratica, nonostante non abbiano una tecnica perfetta, riescono ad avere dei buoni, se non addirittura ottimi, risultati.
È chiaro che, iniziando in giovane età, con molto talento naturale e non facendo altro tutto il giorno, si può arrivare ad un buon livello adottando qualsiasi sistema di gioco, ma solo unendo queste prerogative ad un sistema di gioco adeguato, con conoscenza e tecnica che si diventerà un fuoriclasse. Inoltre, nella maggior parte dei casi, senza appunto un sistema adeguato, sarà difficile arrivare ad un certo livello e sicuramente occorrerà molto più tempo e … «forse». Imparare da uno di questi campioni non è facile, in quanto i loro movimenti sono molto particolari e personali. È sicuramente più facile imitare il modo di camminare di un soldato che marcia, che non quello di Totò o di Mr. Bean, tanto per fare un esempio. Comunque, al di là di queste eccezioni, è assai meglio e sicuramente più facile imparare seguendo un metodo appropriato, magari il più semplice possibile. E questa è appunto la prerogativa principale del sistema proposto in questo libro.

Tornando alla parte «tecnica» del gioco, prima di approfondirne i concetti, è necessario illustrare in modo dettagliato l’elemento principale che le fa da supporto, cioè la posizione del corpo.

Il Coordinatore Giovanni Tedesco annuncia con piacere l’insediamento, lo scorso luglio 2009, di un Coordinamento Biliardo Regionale. 
Dopo alcuni anni, ecco che torna il bialiardo UISP in Toscana: presto un Campionato Regionale e poi un Campionato Italiano organizzato in collaborazione con il Coordinamento Nazionale.
Verrà fatta una mappatura delle varie sale presenti nei circoli dove si svolgono attività, così da fare un primo torneo a livello Regionale.

http://www.uisp.it/toscana/index.php?idArea=10&contentId=12