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Lunghe ricerche storiche, studi approfonditi e attente osservazioni di ciò che ci circonda
(in questo caso il Ponte Fabricio, sull’Isola Tiberina, a Roma, risalente al 62 a.C.)
hanno dato vita a un biliardo dalle qualità uniche e incomparabili,
brevettato in tutto il mondo grazie alla Piattaforma Etrusco System®  

BIENTINA – Alle grandi invenzioni, ai migliori progetti, alle idee vincenti ci si arriva osservando con occhio vigile ciò che ci circonda. Il P. 40, cioè l’innovativo progetto di biliardo messo a punto nei laboratori Etrusco di via Marco Polo, a Bientina, in Toscana, nasce dopo attente osservazioni, studi approfonditi e lunghe ricerche storiche che hanno avuto come oggetto un manufatto risalente addirittura al 62 a.C. Si tratta  del Ponte Fabricio. Molto ben conservato e tuttavia il più antico esistente, dopo Ponte Milvio, collega l’Isola Tiberina alla terraferma sul lato orientale, verso Campo Marzio, a Roma. 
Cesare Mosti, titolare di Etrusco Biliardi e principale ispiratore del progetto P.40, ci spiega per filo e per segno come sono andate le cose.

«La nostra intenzione non era creare un’opera d’arte, ma per realizzare il P.40 abbiamo fatto una ricerca storica notevole, direi quasi esagerata. Fino a quando ci siamo imbattuti nel disegno di quell’antico ponte romano, un manufatto particolare presente in altri Paesi europei. Ma anche le classiche costruzioni “a volta”, presenti in migliaia di abitazioni costruite fino al XX secolo, ci hanno dato il “la” per proseguire fiduciosi nel progetto e nella sperimentazione. Ci siamo detti: se mettiamo due basi (appunto quelle del P.40) una di fronte all’altra – in alto interrotte, ma unite tra di loro grazie alla Piattaforma Etrusco System® – avremo come risultato finale un arco simile a quello del Ponte Fabricio, grande opera architettonica che tutto il mondo c’invidia. E il risultato è lì, sotto gli occhi di tutti, nelle sue varianti di colori e di materiali».
Il plus di questa che potremmo tranquillamente definire opera di ingegneria, è la nuova tecnologia ideata e brevettata dalla ditta Etrusco – la Piattaforma Etrusco System® – paragonabile al telaio con “longheroni”, usato nelle auto di vecchia concezione e sostituito poi, con enormi vantaggi, con le cosiddette scocche autoportanti.
«Questo brevetto – spiega ancora Cesare Mosti – consente di avere uno spessore del piano di gioco e delle sponde decisamente ridotti, e quindi con uno spazio (altezza) sottostante notevole, così da poterlo agevolmente utilizzare per distendere le gambe e usare questo biliardo anche come tavolo per riunioni o cene in allegria».

Quando si dice l’ingegno e la capacità di osservazione, tutta made in Italy.